La biostimolazione è una procedura mini-invasiva con l’effetto di migliorare la funzione della pelle. Consiste nella infiltrazione nella cute, con aghi sottilissimi, di sostanze di vario tipo che agiscono sulla cute nel suo complesso; l’obiettivo di questa tecnica è molteplice, ma il principale è lo stimolo dell’attività dei fibroblasti, con l’obiettivo di aumentare la produzione di COLLAGENE RETICOLARE DI TIPO III, cioè giovane; diverse sostanze vengono utilizzate come biostimolanti, ma solo alcune realizzano questo effetto; tra queste le più importanti sono i frammenti di acido ialuronico ed il PRP, biostimolante è anche la CO2 che viene infiltrata con la carbossiterapia. I prodotti che si utilizzano per una BUONA biostimolazione, insieme ai frammenti di acido ialuronico o al PRP, sono vitamine, aminoacidi, enzimi, sali minerali, che agiscono su altri aspetti della cute, e che verranno utilizzati in associazione ai frammenti, a seconda del tipo di pelle da trattare. Diverse sostante e tecniche vengono proposte come biostimolanti, ma SOLO I FRAMMENTI DI AC. IALURONICO E IL PRP stimolano la produzione collagene giovane, a differenza di metodiche come il laser o la radiofrequenza che stimolano anch’essi i fibroblasti, ma inducendo la produzione di COLLAGENE FIBROSO DI TIPO I; quindi esteriormente si vedrà un apparente miglioramento della cute, che però sarà associato ad una fibrosi e, in definitiva, ad un’accelerazione dell’invecchiamento cutaneo.
Gli effetti più importanti sono la riduzione delle rughe sottili, miglioramento della trama cutanea, riduzione del diametro dei pori, riduzione delle pigmentazioni.
Lo studio della dr.ssa Rajmondi utilizza sia il PRP (vedi pagina dedicata), che i frammenti di acido ialuronico (sia soli che in associazione con molteplici principi attivi), che la carbossiterapia.