Col termine di filler si intende infiltrazione di acido ialuronico direttamente nel derma. L’acido ialuronico è chimicamente una proteina ed è un componente del tessuto connettivo; conferisce resistenza, idratazione e plasticità alla cute; con l’età il contenuto in acido ialuronico della cute diminuisce, e altri fattori ne favoriscono la distruzione, in particolare l’esposizione al sole, lo smog e il fumo di sigaretta. L’acido ialuronico reticolato, quello in cui le molecole di acido ialuronico sono legate da forti legami che ne riducono la distruzione, è il più adatto riempire solchi e rughe, oltre che a ripristinare i volumi persi per l’invecchiamento cutaneo (gli zigomi per es.) o a rimpolpare le labbra. Un nuovo utilizzo dell’acido ialuronico è il rinofiller, trattamento grazie al quale si può ottenere un miglioramento del profilo del naso senza interventi chirurgici. Gli effetti dei filler durano circa 8-12 mesi e, se si utilizza un prodotto a completo riassorbimento, come è auspicabile, gli effetti sono molto naturali. L’acido ialuronico può anche essere utilizzato senza reticolazione ed essere infiltrato da solo o associato a vitamine e/o antiossidanti, ma in questo caso non si parla di filler ma di biostimolazione, che sicuramente migliora il derma, ma non colma le rughe. Generalmente le due tecniche vengono associate in quanto complementari: il filler riempie e attenua le rughe, la biostimolazione migliora l’aspetto della cute e induce i fibroblasti a produrre acido ialuronico endogeno.